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I conigli assassini del Medioevo

Perché nei manoscritti medievali ci sono conigli diabolici?



Nel mondo dei manoscritti medievali, tra le pagine di testi sacri e opere letterarie, si nasconde un curioso e inaspettato attore marginale: il coniglio assassino. Questi innocui animali, a prima vista innocenti, si tramutano in spietati cacciatori, guerrieri e boia, impugnando lance, asce e spade con la destrezza di veri cavalieri. Ma cosa spinge i miniaturisti a raffigurare conigli così violenti? E quali altri simboli e rappresentazioni particolari popolano i margini di questi antichi manoscritti?

Le rappresentazioni di conigli assassini nei manoscritti medievali sono un esempio di Drôlerie, ovvero figure grottesche disegnate dai miniaturisti nelle note a margine. Questi conigli, all’apparenza indifesi, si trasformano in veri e propri killer attuando atti di Vendetta e Violenza. Nei manoscritti, i conigli vendicativi picchiano a morte contadini, rapiscono donne e bambini per trascinarli nella foresta e commettono atti brutali e sanguinari, una sorta di contrappasso per i torti subiti dai veri conigli da parte degli esseri umani nel vivere quotidiano medievale.

Ma l’immagine della vendetta dei conigli spesso serve anche a mostrare la codardia o la stupidità delle persone illustrate, legate, torturate e imprigionate da un'animale così debole nella vita reale. Ancora oggi il soprannome inglese “Stickhare” (letteralmente “lepre impalatrice”) è rivolto ai codardi.


Altri Simboli e Rappresentazioni

Oltre ai conigli assassini, i manoscritti medievali sono ricchi di altri simboli e figure particolari:


  1. Marginalia: I margini dei manoscritti sono spesso popolati da creature fantastiche, mostri, animali antropomorfi e scene di vita quotidiana. Queste illustrazioni aggiungono un tocco di mistero e umorismo alle pagine scritte. I marginalia erano spesso creati dagli autori stessi o da successivi proprietari dei libri. Alcuni miniaturisti li inserivano per spiegare punti di difficile comprensione all’interno del testo, mentre altri li utilizzavano per abbellire le pagine. Queste annotazioni possono variare da disegni e scarabocchi casuali a dettagliate illustrazioni, tra cui spiccano proprio le drôlerie. I conigli assassini di cui abbiamo parlato in precedenza sono un esempio di queste creature insolite. Ma non sono gli unici: troviamo anche mostri, animali fantastici e scene di vita quotidiana.

  2. Bestiari Medievali: I bestiari sono testi che descrivono creature mitiche e reali. Nei manoscritti, troviamo rappresentazioni di unicorni, grifoni, draghi e altre creature fantastiche. Sono opere letterarie riccamente illustrate in cui gli animali vengono catalogati e descritti nelle loro specifiche particolarità. Questi animali possono essere sia reali (come cervi, leoni e orsi) che fantastici (come draghi e sirene). Tuttavia, gli autori di queste opere non erano interessati a una descrizione rigorosa dal punto di vista zoologico. Piuttosto, si concentravano sulle peculiarità caratteriali e morali degli animali. I bestiari non seguivano il pensiero scientifico moderno, ma si ispiravano a modelli letterari antichi, come la Naturalis historia di Plinio il Vecchio o il Physiologus, un’opera enciclopedica del I secolo che descriveva pietre, piante e animali in chiave allegorica e simbolica. Approfondiremo questo tema affascinante in uno dei prossimi articoli!

  3. Simboli Religiosi: Le immagini religiose, come santi, angeli e demoni, sono spesso presenti nei manoscritti. Queste illustrazioni servono a enfatizzare temi spirituali e morali trasmettendo significati profondi e connettendo il mondo terreno con quello divino.

  4. Allegorie: Le allegorie rappresentano concetti astratti attraverso immagini concrete. Ad esempio, la personificazione della Morte o della Virtù.


Curiosità e Aneddoti:

  • Il Coniglio di Monty Python: nel celebre film “Monty Python e il Sacro Graal”, un coniglio assassino difende la Grotta di Caerbannog. Nonostante la sua apparenza innocua, il coniglio si rivela letale, decapitando i cavalieri con un solo morso. Questo omaggio al folklore medievale è un esempio di come il tema dei conigli assassini sia ancora presente nella cultura popolare.

  • La Leggenda del Coniglio di Caerbannog: secondo la leggenda, il Coniglio di Caerbannog era un mostro temuto dai cavalieri della Tavola Rotonda. La sua pelliccia era così morbida che chiunque la toccasse moriva istantaneamente. Solo con l’aiuto del Santo Graal e della Granata di Antiochia i cavalieri riuscirono a sconfiggerlo.

I conigli assassini nei manoscritti medievali ci ricordano che l’arte e la creatività non conoscono limiti. Ogni pagina di questi antichi testi nasconde storie bizzarre e visioni del mondo paradossali. Quindi, la prossima volta che sfogliate un manoscritto medievale, tenete gli occhi aperti per scoprire i segreti nascosti tra le righe e nei margini.


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